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Il guardaroba è un elemento importante. Più vario è meglio è, almeno all’inizio. Poi può diventare specifico per un certo tipo di modeling.
Ci sono due possibilità in un servizio fotografico riguardo al guardaroba. Se il servizio è un servizio di moda commissionato (redazionali, pubblicità e cataloghi) allora non avrai da preoccuparti di nulla, dato che è il committente assieme al fotografo e/o allo stylist, a procurare nel 99% dei casi sia capi che accessori.
Se il servizio è invece un commerciale o un servizio di glamour allora può capitare che sarai tu a dover portare parte dei capi e degli accessori, se non anche tutti.
La stessa cosa vale ancora di più nel caso sia tu stessa/o a richiedere il servizio, ad esempio per il tuo book. Anche se ci sono dei fotografi che hanno nel proprio studio un guardaroba che può coprire molte situazioni, non affidarti solo ad esso, sia perché non è la norma sia perché in ogni caso la scelta di capi e accessori è limitata.
Quindi, soprattutto agli inizi o se ti dedichi al modelling commerciale o al glamour, sarai tu a dover curare il tuo guardaroba. Un guardaroba curato da delle foto migliori e da anche delle possibilità in più di ottenere lavori interessanti.
Ecco alcuni importanti consigli al riguardo:
All’inizio è bene cercare di avere la maggiore varietà possibile di vestiti nel proprio guardaroba. In questo modo avrai innanzitutto foto diversificate per il book e inoltre non corrererai il rischio di rifiutare un lavoro per mancanza dei capi adatti.
Un’ottima cosa da fare è seguire la moda e “le mode” e cercare di coprire ogni stile. Non è certo possibile essere al passo con tutti gli “ultimi stili” ma cerca di non essere sprovveduta per gli stili più classici e conosciuti.
Il tuo guardaroba, di conseguenza, dovrà essere in grado di presentarti per uno shot:
di stile classico/elegante/sera: es.: abito da sera lungo, sandali tacco alto, orecchini e collane appropriate
di stile elegante/giorno: es: tayeur, dolcevita, stivali
di stile casual: es: jeans, timberland, maglione
di stile teeenager: es: minigonna, scarpe da ginnastica, t-shirt colorata
costume da bagno: meglio avere diversi costumi, indispensabile il due pezzi
intimo: biancheria intima di tipo più classico (pizzi etc.) o sportivo (elasticizzata, essenziale)
Importante: per tutti i capi orientati su tinte uniche evitando i motivi floreali o le fantasie troppo colorate e contrastate. Queste ultime è più difficile che in fotografia riescano bene ed è più difficile abbinarle ad altri elementi della fotografia. Inoltre distraggono gli occhi di chi guarda la foto dall’elemento più importante: te stessa.
Prova anche ad avere sempre a mente la tua professione di modella. Quando guardi le vetrine dei negozi, non fermarti solo su ciò che è in linea con il tuo modo di vestire di ogni giorno. Cerca anche qualcosa che valorizzi gli altri “stili” che come modella puoi essere chiamata ad interpretare. E’ bello seguire il proprio stile personale, ma in questa professione, soprattutto agli inizi, c’é bisogno di una buona dosa di elasticità. Apri la tua mente anche ad altri modi di essere.
Non solo vestiti
Qualsiasi elemento, in particolare nelle foto di moda ma anche di glamour, è essenziale per la buona riuscita della foto. Per questo ogni altra cosa che si aggiunge ai vestiti per accentuare il carattere della foto ha un’importanza da non trascurare. Innanzitutto gli accessori: borse, occhiali, gioielli, cappelli, etc., devono essere tali da rafforzare lo stile dell’intera immagine e devono quindi essere in linea innanzitutto con i vestiti.
Il tuo guardaroba dovrebbe quindi disporre anche di diversi accessori adatti ai diversi stili. Segui i trend della moda e impara ad abbinare i diversi elementi in modo esteticamente omogeneo. Quando sarai una professionista affermata sarà lo stylist a occuparsi di queste cose ma all’inizio sei soprattutto tu a doverci pensare.
Oltre gli accessori, anche altri elementi possono essere importanti per caratterizzare la foto. Soprattutto se il servizio fotografico è per il tuo book prova a pensare cosa potrebbe rientrare nella foto per accentuare il carattere che tu vorresti dare. Un servizio glamour, ad esempio, potrebbe essere valorizzato da veli che scendono dall’alto. Se a casa hai qualcosa di simile, portalo e proponilo al fotografo. Molti fotografi sono contenti di collaborare con le modelle all’ideazione dell’immagine. Se lavorando con loro ti presenti in maniera attiva, con la dovuta umiltà, il servizio sarà piu piacevole e riuscirà anche meglio.
Fra le attività di un’agenzia di modelle/i lo scouting merita un approfondimento a parte; si tratta infatti di una delle attività più importanti, che può far crescere notevolmente il prestigio di un’agenzia fra i clienti e gli addetti del settore.
Lo scouting (dal verbo inglese to scout = ricercare) consiste nella costante ricerca di nuovi volti da proporre e lanciare sul mercato. Si tratta di un’attività effettuata da qualsiasi buona agenzia, italiana o straniera, e tocca sia il settore donna che quello dell’uomo. Più un’agenzia si arricchisce di giovani modelle e modelli da promuovere, garantendo al cliente una possibilità di scelta sempre aggiornata e di qualità, più cresce la notorietà dell’agenzia stessa.
Lo scouting non è cosa semplice: di belle ragazze e bei ragazzi è ricca l’Italia ed è pieno il mondo. Si tratta di scovare quel particolare volto che è la persona giusta al momento giusto in fatto di gusti e tendenze in un particolare momento del palcoscenico della moda o dello spettacolo.
I “territori di caccia” sono i più disparati: dalla strada, alle scuole, alle piccole agenzie locali, ai concorsi, alle agenzie straniere. Per non citare spiagge, locali alla moda, palestre… in 14 anni di lavoro in questo settore mi sono imbattuta in ogni genere di possibilità!
All’interno di un’agenzia uno o più bookers si occupano dello scouting con la supervisione del titolare o del direttore. Fra le varie opportunità, un booker di una grossa agenzia può scegliere di fissare visite periodiche presso alcune agenzie dei principali capoluoghi italiani, offrendo ai responsabili delle strutture locali la possibilità di far tentare una carriera su piazze più ampie (Milano o Roma) ad alcune loro modelle o modelli, incassando poi i proventi dovuti come agenzia madre.
Il network mondiale
Ci dispiace ammetterlo, ma la moda e talvolta anche lo spettacolo, sono malati di esterofilia, più o meno da sempre.
Il nome straniero che sfila in passerella, che si tratti di un’eterea dea bionda o di una sensuale bellezza di colore, ha spesso il sopravvento sulla bellezza made in Italy.
Di volta in volta un genere, un’etnia, un look predominano su altri; l’ultimo decennio ha visto il dilagare di volti provenienti da quelli che molti addetti del settore considerano la fucina delle modelle: i Paesi dell’Est. I cognomi in …ova spopolano e in alcuni editoriali di note riviste di moda il colore di capelli più scuro sembra essere il biondo miele!
Per un’agenzia italiana di un certo livello diventa quindi fondamentale avere dei punti di riferimento all’estero, presso affermate strutture locali, per poter ricercare nuovi freschi volti da lanciare su territorio italiano.
Le principali agenzie italiane che si trovano a Milano collaborano con un network di agenzie nel mondo ed i booker italiani visitano, con una certa cadenza, le agenzie straniere per incontrare modelle o modelli con i requisiti adatti per lavorare nel mercato nazionale. In alcuni casi il network arriva ad essere una sosta di franchising mondiale: pensiamo all’agenzia Elite presente in diverse parti del mondo, compresa Milano, con lo stesso nome.
Le piazze più prestigiose sono da sempre quelle di New York, Parigi, Londra, ma negli ultimi anni anche Lubiana (Slovenia), Zagabria (Croazia), Praga (Rep. Ceca), Tallin (Estonia), Vilnius (Lituania), Minsk (Bielorussia) e Kiev (Ucraina) sono diventati luoghi sempre più frequentati dai cacciatori di talenti internazionali.
Una figura nota come scopritore di talenti è quella del fotografo: avete mai sentito o letto l’intervista di una famosa modella o un noto personaggio dello spettacolo che racconta di essere stato “scoperto” per caso da un fotografo? Beh… non è fantasia, può tranquillamente essere la realtà.
Che accada casualmente o che sia il frutto delle innumerevoli occasioni di scatti e servizi fotografici dovuti alla professione, sta di fatto che il fotografo è uno dei più attivi scouter sul mercato. E sembra accadere in ogni parte del mondo!
Capita che un fotografo si trovi a scattare una serie di foto ad una ragazza o un ragazzo che ne hanno richiesto i servizi; dall’altra parte dell’obbiettivo il fotografo professionista può intravedere delle possibilità ed è suo interesse mostrare ad una buona agenzia le foto realizzate. Se i protagonisti di quegli scatti avranno successo, potrà testimoniare di essere stato il trampolino di lancio per una carriera prestigiosa.
E inoltre al fotografo rimarranno i diritti per le foto scattate.
Un’agenzia di modelli è una struttura, oggi non molto grande in termini di personale, che si occupa di fare da intermediaria tra le richieste dei clienti e la modella o il modello.
L’agenzia segue l’iter del lavoro della modella dalla richiesta iniziale delle sue prestazioni da parte del cliente fino al compimento del lavoro e al pagamento.
In tal modo l’agenzia da un lato procaccia il lavoro alla modella e dall’altro la solleva da molte incombenze di tipo burocratico; in cambio di ciò, l’agenzia trattiene normalmente dal compenso della modella il 20% del prezzo pattuito per ciascun lavoro.
Far parte della scuderia di modelle e modelli di una determinata agenzia significa essere rappresentati da quella struttura. L’agenzia provvede a dare alla modella un book nel quale inserire le sue foto, una borsa, magari anche una maglietta o una felpa, tutti riportanti il logo istituzionale dell’agenzia in modo che ad ogni cliente sia noto che la modella è rappresentata da quella specifica agenzia.
Il lavoro dell’agenzia è sia passivo che attivo.
Diciamo che se il cliente chiama l’agenzia per richiedere le prestazioni di una o più modelle per pubblicizzare il suo prodotto il lavoro è passivo, in quanto non è stata l’agenzia a proporre la modella al cliente, ma ha ricevuto la richiesta e, a questo punto, si attiva per offrire il miglior servizio al cliente.
Quando invece è l’agenzia a proporre i suoi personaggi al cliente, allora il lavoro è attivo. Questo tipo di attività ai giorni nostri fa la differenza fra una agenzia che sa lavorare bene e vuole crescere e una che vive di rendita sui clienti consolidati.
Da metà anni 80′ e durante gli anni 90′ le agenzie italiane hanno potuto vivere tranquillamente del lavoro passivo. I telefoni squillavano in continuazione ed un attimo di silenzio era quasi una benedizione. Verso la fine degli anni 90′ è iniziato una lenta discesa che ancora non si è del tutto arrestata, il lavoro è calato molto sia in termini quantitativi, che qualitativi. C’era e c’è meno lavoro ed i compensi delle modelle e dei modelli si sono abbassati rispetto agli anni precedenti.
Molte agenzie hanno chiuso o hanno ridotto il personale. Quelle che hanno saputo adeguarsi ai cambiamenti e imparare un nuovo modo di proporsi ai clienti, più attivo e propositivo, continuano la loro attività e alcune prosperano.
Oggi una agenzia deve saper vendere i propri modelli e personaggi senza aspettare la telefonata di richiesta, ma anticipando le necessità del cliente.
I clienti e i settori
Ma quali sono i clienti di una agenzia di modelle e modelli?
Potenzialmente tutti. Le richieste possono arrivare da qualsiasi settore: dagli stilisti per le sfilate, dagli uffici casting televisivi per ruoli TV di vari tipi, da clienti di qualsiasi settore merceologico che vogliono impiegare una modella o un modello per la propria campagna pubblicitaria, un catalogo o un evento promozionale.
Per fare fronte a tutte queste richieste, diverse fra le agenzie più grandi dividono il proprio personale in due reparti: quello strettamente moda, dove vengono gestite le richieste relative a prestazioni tipiche del mondo della moda (sfilate di prêt-à-porter e Alta Moda, sfilate particolari, show-room) e quello commerciale generale dove vengono gestite tutte le altre richieste, dalla campagna pubblicitaria sulle riviste di settore, agli eventi promozionali, le pubblicità TV, ecc.
Alcune agenzie hanno anche un terzo reparto, quello che gestisce ogni genere di rapporto o contratto che abbia a che fare con il mondo televisivo, dello spettacolo e del cinema. Quando un’agenzia ha un reparto di questo tipo ben strutturato significa che gestisce un buon numero di modelle e modelli o personaggi che hanno le caratteristiche per lavorare nel mondo televisivo, o ci hanno già lavorato.
I contratti TV, ad esempio, sono spesso molto complessi e articolati rispetto ad una trattativa commerciale del settore moda, e necessitano di maggiore tempo e attenzione da parte di chi se ne occupa.
Agenzie specializzate
Se un’agenzia può essere suddivisa in vari reparti, esistono addirittura agenzie specializzate che lavorano solo con determinati settori e non altri.
Ci sono le agenzie che lavorano soprattutto nel campo della moda e quelle che prediligono televisione e spettacolo. Cambieranno quindi anche i requisiti fisici delle modelle/i e personaggi che queste agenzie rappresentano.
La ragazza molto giovane con il tipico fisico da modella, piuttosto asciutto, e molto alta non ha sicuramente mercato per una agenzia che lavora soprattutto con i provini TV o cinermatografici. In queste agenzie si possono trovare anche persone con requisiti fisici e di età molto più generosi rispetto a quelli richiesti da una agenzia di modelle.
I nonni sono molto gettonati per le pubblicità televisive e anche la rassicurante figura materna!
E i bimbi?
E non dimentichiamo i bambini. Le agenzie rappresentano normalmente persone dai 15 anni in su. Talvolta però sono richiesti anche i bambini per pubblicità sia sulla carta stampata, che in televisione.
Perciò esistono anche agenzie specializzate solo in bambini ed adolescenti da 0 a 14 anni. Non sono molte, ma ci sono. A Milano ad esempio ce ne sono almeno due.
Agenzia madre
Quando si parla di agenzie di moda in Italia bisogna sempre ricordare che non si parla di soli modelle e modelli italiani.
Il mercato della moda è esterofilo e una percentuale molto alta dei modelli rappresentati da ciascuna agenzia – soprattutto a Milano – è straniera. Ciascuna agenzia collabora infatti con un network di agenzie nel mondo e attraverso questa rete di contatti si realizza uno scambio di modelle e modelli che si spostano fra le principali agenzie europee e mondiali, quali quelle di Milano, Londra, Parigi, Monaco, New York, Los Angeles, Miami, Tokyo, Capetown, ecc.
Proprio a causa di queste migrazioni di modelli è nato il termine di mother agency o agenzia madre. Un modello o una modella vengono infatti rappresentati ufficialmente nel mondo da una sola agenzia – l’agenzia madre; quando questa agenzia cede alcuni dei suoi modelli ad una agenzia straniera, quest’ultima è incaricata dall’agenzia madre di promuovere l’immagine dei propri modelli in un mercato diverso dal proprio, ma rimane proprietaria dei diritti di immagine dei modelli e percepisce una percentuale sui lavori effettuati dai propri modelli all’estero.
Facciamo un esempio: un’agenzia di moda milanese gestisce nell’arco dell’anno 100 fra modelle e modelli, 80 sono stranieri provenienti da altre agenzie e 20 sono italiani e/o stranieri per i quali l’agenzia di Milano è mother agency. Oltre ai propri modelli, l’agenzia avrà il diritto di proporre su territorio italiano gli 80 modelli stranieri su incarico delle loro rispettive agenzie madre alle quali verrà poi pagata una percentuale (variabile tra il 5% e il 10%) su ciascun lavoro effettuato dai loro modelli in Italia. Viceversa se uno o più dei 20 modelli per i quali l’agenzia milanese è mother agency verranno scelti da un’agenzia straniera, mettiamo di Parigi, per lavorare su territorio francese, l’agenzia parigina pagherà all’agenzia milanese la stessa percentuale sopra indicata per i lavori effettuati dai modelli dell’agenzia italiana in Francia.
Le modelle e i modelli stranieri più richiesti provengono principalmente dai paesi dell’Est e del Nord Europa, dagli Stati Uniti, dal Canada, dal Brasile, dal Sud Africa e dalla Francia.
Se recandovi in un’agenzia italiana per proporre la vostra immagine decidono che voi abbiate i requisiti per iniziare a lavorare con loro, quella sarà per voi la vostra agenzia madre.